Il mio percorso da consulente è nato in un momento di estrema fragilità in cui, stufa di ripetere gli stessi copioni fallimentari, ho deciso di "conoscermi". Proprio come se fossi altro da me, mi sono messa in gioco, mi sono seduta su quella sedia che tanto è scomoda e mi sono data il permesso di guardarmi dentro, mi sono concessa uno spazio e un tempo per me.
Nel percorso di formazione ho sperimentato la potenza della consulenza, cioè la potenza dell'incontro e della relazione in un ascolto empatico, in un'accettazione incondizionata e soprattutto nessuno che mi "indirizzava"; è in questo clima che mi sonori- scoperta, è in questa atmosfera che ho ridato vita alle risorse che erano sepolte da tanti "devo", "se", "ma", giudizi, aspettative, e tanto altro.
E oggi, in questa professione, in ogni incontro, sperimento la bellezza della relazione che porta l'altro a ripartire, ma porta anche me a scoprire ogni volta qualcosa di nuovo, di bello...si, perchè ogni incontro ci cambia, inevitabilmente!
Nella stanza della consulenza, quando si chiude la porta e ci si trova l'uno di fronte all'altro, senza barriere, senza aspettative, senza un "dover fare" ma semplicemente un essere presenza reciproca, si instaura una relazione in cui ci si guarda allo specchio. Ed è in quello sguardo che avviene il cambiamento visto come l'adattamento personale più funzionale rispetto alla situazione che si sta vivendo.
Nella stanza è possibile fare esperienza del cambiamento, è una sorta di laboratorio in cui è possibile fare delle prove rispetto ad un obiettivo, vedere quale risorsa è meglio mettere in campo, raddrizzare il tiro, provare e riprovare finchè non si sceglie la strada più funzionale da percorrere.
La bellezza è focalizzare l'attenzione sulle risorse, sulle parti forti più che sulle fragilità, la chiave è risvegliare le risorse della persona. Ma le fragilità, a volte, possono essere delle vere e proprie risorse...come ho potuto scoprire grazie ad un ragazzo che anni fa è venuto in studio, 30 anni, malato di SLA, una malattia che lo costringeva ad arrendersi all'inarrestabile corsa degenerativa del suo corpo ma a cui lui voleva rispondere imparando a vivere la sua fragilità, più che a combatterla, perchè consapevole che non avrebbe potuto sconfiggerla. O come Maria (nome di fantasia per privacy), sottoposta a vessazioni continue dal marito che ha trasformato la sua paura in un'opportunità per aiutare altre donne ad uscire dall'incubo dell'abuso.
Sono tante le aree tematiche che la consulenza abbraccia, ma ognuno, secondo il proprio vissuto e le proprie affinità, si specializza su diverse aree tematiche. Io come già accennato, mi sono specializzata nella formazione riguardante la violenza domestica, di genere e stolking; la gestione della rabbia e le emozioni, il conflitto di coppie e il dramma della separazione.
Provo sempre molta tenerezza quando in studio vengono coppie, spesso anche un pò avanti con l'età, che nonostante le tante difficoltà, hanno voglia di rimettersi in gioco e di provare un nuovo tentativo per ritrovare la felicità che li aveva uniti. Lo scorso anno ho avuto il privilegio di incontrare una coppia, lui in pensione, lei prossima, con due figli adulti che vivevano all'estero e con un peso enorme del passato ma che nel qui e ora volevano ritrovare una nuova modalità di relazione, consapevoli del loro nido vuoto e della necessità di adeguarsi al cambiamento che la vita gli stava imponendo. Sono stati una meraviglia! Per me un dono grandissimo nel quale ho di nuovo visto la potenza della vita che ci scorre nelle vene e che, nonostante l'età, non si arrende.
Dopo aver terminato il percorso di formazione come consulente familiare, ogni anno ho svolto corsi di aggiornamenti, laboratori esperenziali, convegni, seminari formativi quali:
- Essere in gruppo. Lettura e gestione delle esperienze di gruppo. Tecniche socio educative utilizzate nella consulenza con piccoli gruppi.
- Non sarebbe dovuta andare così. La frustrazione, un'occasione d'oro per crescere
- La giusta distanza. Così vicino e così lontano.
- Kinsugi. Dai frantumi all'opera d'arte
- Genitori confusi e figli smarriti: come orinetare la bussola?
Parallelamente, in approfondimento ad alcune tematiche a me care, ho svolto il corso di formazione di "Operatore sociale antiviolenza. Strategie e tecniche a supporto delle vittime e la prevenzione della violenza"
Svolgo l'attività di consulente familiare nello studio in via Lazio 13 a Montesilvano.
Collaboro con l'associazione "Il Melograno A.p.s" di Pescara.
Collaboro con il consultorio Ucipem di Pescara.
Tel 320/7465437
Mail: silvia.sfrattoni@gmail.com